Viste le molteplici qualità benefiche di questo ortaggio, è d'uopo riportare qui di seguito almeno alcune delle sue caratteristiche.
I carciofi sono utili nei disturbi di origine epatica e renale prevenendo la formazione dei calcoli. Favoriscono l'abbassamento del colesterolo (specie se consumati crudi), dell'azotemia, dell'acido urico e dell'urea. E' diuretico, drenante, antiossidante, ad alto contenuto di ferro, ed è utile nelle diete dimagranti in quanto conferisce un senso di sazietà ed ha un basso contenuto di calorie (per 100 gr. abbiamo soltanto 22 calorie).
Come acquistarli
devono essere sodi e senza macchie. Preferite quelli più piccoli con le punte più chiuse (se piegate una foglia dovrà "scrocchiare"). Il gambo deve essere duro e senza parti molli o ingiallite; se ha ancora le foglie attaccate, controllate che siano fresche.
Conservazione
Se sono molto freschi ed hanno il gambo lungo (perciò non fateli tagliare troppo quando li acquistate) potete conservarli immersi nell'acqua come fate con i fiori. Se li conservate in frigo, togliete le foglie esterne più dure ed il gambo, lavateli ed asciugateli bene, metteteli in un sacchetto di plastica o in un contenitore ermetico: si conserverenno per almeno 5-6 gg. Se li volete congelare, puliteli e sbollentateli in acqua acidulata con il limone, lasciateli raffreddare e poi sistemeteli nei contenitori appositi.
Cottura
Orientativamente posso dirvi che i carciofi trifolati cuociono in 15/20 min. mentre bolliti impiegano circa 20/30 min.
Ingredienti
4 carciofi (possibilmente le mammole)
1 dl di olio evo
1 spicchio di aglio
sale q.b.
2 cucchai di mentuccia (possibilmente romana) e prezzemolo tritati
1,5 cucchiai di pan grattato
un pò di vino bianco
Procedimento
Visto che molti mi chiedono come si puliscono i carciofi, mi cimenterò nella spiegazione della mondatura aiutandomi con le foto passo passo, sperando di riuscire nell'impresa (che è più ardua nel dirla che non nel farla).
Diamo una scicquata sotto l'acqua corrente ai carciofi.Togliamo le foglie esterne più dure, tagliamo i gambi lasciandone 4-5 cm attaccati al carciofo.
Il gambo restante pulitelo dalla parte esterna lasciandone soltanto "il cuore" tenero.
Tagliate la cima delle foglie (ai 2/3 di altezza) per pareggiare la punta del carciofo ed eliminate tutta la parte più dura ed esterna del gambo e della base del carciofo.
Allargate le foglie in modo da poter asportare, con un coltellino affilato ed appuntito, la eventuale barba dal centro.
Questa operazione risulta più semplice quando dovete fare i carciofi trifolati in quanto in questo caso dovrete tagliare in quattro il carciofo. Il carciofo del tipo "mammola" però non dovrebbe avere barba, è senza spine, è bello rotondo e tenero (adatto per essere cucinato alla romana ed alla giudia).
Generalmente si usa immergere i carciofi puliti in acqua acidulata con il limone fino al momento della cottura (per evitare che anneriscano) ma, per mia esperienza personale posso dirvi che se li cucinate subito ciò non è necessario.
Proseguiamo:
tritate l'aglio, con la mentuccia ed il prezzemolo, aggiungete il pan grattato, un filino di olio ed un pò di sale. Riempite la cavità centrale del carciofo con questo composto e sistemate i carciofi in una casseruola all'impiedi ma a testa in giù
riemipiendo i vuoti del tegame con i cuori dei gambi che avevate pulito all'inizio. Bagnate con l'olio restante ed aggiungete acqua e vino bianco fino a meno della metà della testa dei carciofi, salate e coprite con un foglio di carta da cucina bagnato e strizzato.
Incoperchiate e lasciate cuocere 20-30 min. Serviteli cospargendo col sughetto.
Saggezza napoletana: 'A lucerna senza uoglie se stuta - La lucerna senza olio si spegne - (Per dire che i sentimenti vanno alimentati).