sabato 10 ottobre 2009

Ho ricevuto un pacco dalla Svizzera



Questo pacco mi è stato donato dalla mia amica Anna Maria che, purtroppo, abita in Svizzera. Lo stupore nel riceverlo non è stato poco in quanto dovete considerare che la nostra amicizia (anche un pò "controversa") si è concretizzata a mezzo computer e telefono. Il pacco in questione, potrà sembrare ai più nulla di così eccezionale, ma per me ha un valore d'eccezione: tutte quelle cose che lei mi ha mandato sono state confezionate con le sue "manine d'oroed, oltre ad essere di una bontà estrema, erano confezionate ad arte. Non so quanti di voi abbiano un'amico/a che sappia dimostrare il suo affetto, peraltro disinteressato, in questo modo ma, per me, che sono sempre un pò scettica sulla "natura" delle persone, è stato qualcosa che mi ha scaldato il cuore e intenerito l'animo.
Grazie infinite Anna.
Aforisma di proverbio napoletano: Nisciuno è nato 'mparato. (Nessuno è nato istruito).

venerdì 9 ottobre 2009

Panini Mc Donald


Sin da quando il mio figliolo era soltanto un cucciolo, un pò per invogliarlo a mangiare un pò per evitare che mangiasse cose "non identificate" nelle paninoteche, faccio una serata al mese simil Mc Donald:  panino "cheeseburger" e patatine fritte: tutto rigorosamente fatto da me. Naturalmente ho una mia personale ricetta per i panini Mc Donald, che troverete qui, ma ultimamente amo farli anche con una ricetta, che ho trovato nel blog "anice e cannella", che ho infinitesimamante modificato solamente nella q.tà di liquidi, zucchero e non ricordo più cos'altro. Eccola:
Ingredienti:
250 gr farina manitoba
250gr farina "00"
50 gr. di zucchero
10 gr strutto 
(quando non ce l'ho uso la margarina)
30 gr burro
8 gr di lievito (1/3 di cubetto)
10 gr di sale (un bel cucchiaino)
1/2 cucchiaino di miele
300 ml di latte circa
(tenendo conto che quando si aggiungono il burro e la margarina l'impasto diventa più morbido, regolarne il quantitativo fino a fare un impasto morbido come il lobo dell'orecchio)

In parte del latte tiepido sciogliere il lievito con l'aggiunta del 1/2 cucchiaino di miele ed attendere 10 min. 
Aggiungere la farina e far assorbire il latte pian pianino, aggiungere lo zucchero, il sale, il burro e lo strutto e far lievitare fino al raddoppio (circa 1,5 ore, ma dipende dal caldo, dalla farina ecc..).
Sgonfiare l'impasto e dare le pieghe, ovvero schiacciare un pò l'impasto e portare le estremità verso il centro come se volessimo formare un panetto, e far riposare 15/20 min. Arrotoliamo la pasta senza più impastarla formando un cilindro dal quale ricaverete i panini (io ne faccio 8 del peso di circa 110 gr l'uno), far riposare 10 min, pennellare con tuorlo d'uovo e spolverare coi semi di  sesamo facendoli ben aderire. Far lievitare ancora un'ora ed infornare a 200° per circa 15 min (fino a brunitura come nella foto) avendo cura di posizionare sul fondo del forno un pentolino con l'acqua.
Note: per la formatura dei panini cliccate sul link di colore nero che ho messo tre righe più giù, è un video che ho realizzato io stessa per tutte voi. Tenete presente che, dopo aver formato i panini, dovrete schiacciarli sulla spianatoia col palmo della mano per dar loro la classica forma. 
http://album.alfemminile.com/album/see_530521_143/HOBBY-O-PASSIONE.html
Aforisma di proverbio napoletano: Guajo'ncomune, mez'allerezza. (Mal comune, mezza gaudio).

I Pangoccioli





Premetto di non aver mai mangiato quelli originali che credo siano del "Mulino Bianco" e quindi no so come siano in realtà, ma se siete alla ricerca di un bel panino morbido e dolce con le gocce di ciocco, questa ricetta risponde bene allo scopo. Ovviamente la ricetta è scaturita dal mio solito impasto del danubio modificato, eccola
Ingredienti
1/2 Kg di farina 
(manitoba, oppure metà "00" e metà manitoba, ma consiglio sempre di usare più manitoba che "00". Ovviamente se non avete la manitoba usate la "00".... non formalizziamoci!!)
1/2 cubetto di lievito
1 uovo
1/2 cucchiaino di miele (facolatativo)
1 cucchiaino di sale
60 gr di burro
 (ma con la margarina l'impasto verrà più morbido)
90 gr di zucchero 
300 ml di latte 
(ma dovrete regolarne la quantità sino ad ottenere un impasto morbido morbido come il lobo dell'orecchio)
70/80 gr di gocce di cioccolato 
(mettetele qualche ora in frigo prima di utilizzarle)


Sciogliete il lievito in poco latte tiepido ed aggiungete farina fino ad ottenere un panetto morbido che farete lievitare fino al raddoppio.
Fate un impasto con tutti gli altri ingredienti (tranne le gocce) aggiungendo il burro alla fine a regolando i liquidi. 
Amalgamate molto bene i due impasti (aggiungendo eventualmente ancora latte) fino ad ottenere un impasto morbido come il lobo dell'orecchio.
Lasciate lievitare l'impasto, nella zuppiera coperta con la pellicola, sino al raddoppio. Sgonfiate senza reimpastare, ricomponete la forma e rimettete a lievitare. Ripetete ancora una volta l'ultimo passaggio, poi stendete col matterello e cospargete con le gocce di cioccolato, arrotolate e staccate circa 13 pezzetti (circa 80 gr l'uno) a cui darete la forma di panini. Sistemateli in una teglia ricoperta di carta da forno avendo cura di distanziarli un pò tra loro e pennellateli con latte. Mentre aspettate che il forno arrivi a temperatura (170/180°) i panini riprenderanno la lievitazione. Cuocete  con un pentolino pieno d'acqua, posizionato sul fondo, per 15 - 20 min o comunque fino a giusta doratura.


Aforisma di proverbio napoletano: O' cunfessore se pò dicere quacche bucìa, o miedeco no. (Al confessore si può dire qualche bugia, al medico no).

giovedì 8 ottobre 2009

Ho ricevuto molti meme.....


Ne ho ricevuti così tanti che sarebbe troppo lungo elencarne le richieste......(Chab e Dauly ;-) molte grazie raga!!)
Allora, proverò a descrivermi anche se la mia personalità è così complessa che neppure io la conosco per bene..... Qualcosa di me forse l'avrete capito leggendo la descrizione del mio blog e guardando le mie ricette, ma ovviamente non basta così vi dirò il brutto ed il bello di me cercando di essere il più obbiettiva possibile.

  • mi dicono tutti che sono una persona "misteriosa" ma alla fine sono soltanto una persona molto semplice e timida;
  • l'amore più grande della mia vita  è mio figlio, lui ha ormai quasi 17 anni ma io adoro TUTTI i bambini e non posso sopportarne le sofferenze;
  • sono una persona trooooooooppo sensibile, mi emoziono facilmente e mi sento partecipe di tutto ciò che accade alle persone che conosco;
  • ho una grande capacità di ascoltare il prossimo e di immedesimazione nel prossimo;
  • sono abbastanza rigida con me stessa e perciò a volte pretendo un pò troppo anche dagli altri;
  • sono piena di contraddizioni: voglio tutto o niente; pigra o iperattiva; frizzantina o pesante; sbrigativa o meticolosa;.........
  • adoro la casa, la musica, i viaggi, lo sport, i film, le macchine..... ed IL MAREEEEEEE......... adoro tutto ciò che ha a che fare col mare: nuotare, pescare, remare, il cibo (di mare).......;
  • sono sempre sincera, anche a costo di farmi male, ma questo spesso mi costa l'appellativo di "persona dura";
  • amo moltissimo sentirmi amata e coccolata: vado "in brodo di giuggiole" se le persone che mi stanno intorno mi fanno capire, in modo spontaneo, che mi vogliono bene e che mi pensano;
  • difficilmente apro il mio cuore alle persone...... lo faccio soltanto quando sono veramente sicura della persona con cui ho a che fare (altrimenti sono una persona abbastanza riservata);
  • non amo, infine, fare "moine" inutili: credo che l'affetto e l'amore vero si vedano nel momento del bisogno e che bisogna sempre  cercare di comprendere il comportamento delle persone a cui vogliamo bene senza giudicare con fredda razionalità.
Spero di non avervi annoiato troppo, non giro il meme perchè lo avete già fatto voi e perchè ho già letto i vostri, che avete pubblicato prima di me nei vostri blog. E' come se vi conoscessi da sempre....... in questo mi sento un pò strega anch'io!!
Con affetto
Micia
Aforisma di proverbio napoletano: Addo' sta 'o Papa, llà è Roma. (Dove sta il Papa, là è Roma)

mercoledì 7 ottobre 2009

Ho ricevuto il mio primo premio

Un enorme grazie ad Alice che è stata così carina nel volere assegnarmi questi graditissimi premi..... sono molto emozionata e contenta!!
Grazie dolce Alice e tantissimi auguri per il tuo compleanno  :-))
Ecco i premi




che voglio girare con tutto il mio affetto a


e poi, naturalmente, a tutte le amichette del forum "alf" e........
alla mia SVIZZERAUSSSSSSSSSSSSSSS........
MIAOOOOOOOOO............
Aforisma di proverbio napoletano: 'A robba bella se fa avvede'. (Le cose belle devono essere mostrate).

martedì 6 ottobre 2009

E' pizzell ca' scarola




Nelle ricette della tradizione culinaria napoletana la scarola è molto utilizzata, sia cruda che cotta. La pizza con la scarola può essere un calzone (pizzella) o una focaccia di pasta da pane o pasta da pizza, farcita con un condimento di scarola (per la ricetta della focaccia cliccate qui). Per tradizione essa viene preparata per la vigilia di natale e di capodanno, mantenendo così il digiuno di carne, imposto dalla tradizione, durante questi giorni. 
 Eccovi la mia personale ricetta:


Ingredienti per l'impasto:
800 gr. di farina "0" (per pizza)
200 gr. farina manitoba
1 cubetto di lievito
50 gr di olio
200 ml di latte e 350 d acqua (ma regolate i liquidi in modo da ottenere un bell'impasto morbido)
1 cucchiaio raso di sale
2 cucchiaini di zucchero.


Per il ripieno:
3 o 4 cespi di scarole
8 cucchiai olive di Gaeta snocciolate 
2 cucchiai di capperi dissalati (meglio se di Pantelleria)
2 0 3 filetti (facoltativi) di acciughe dissalate
3 cucchiai di uvetta (ammollata in acqua tiepida ed asciugata)
2 cucchiai di pinoli
2 spicchi di aglio
peperoncino
olio evo
sale


Come ormai sapete, io impasto tutto nel mio "fido" robot e quindi ho impastato il tutto a bassa velocità, regolando i liquidi, fino ad ottenere un bell'impasto morbido che ho inciso a croce e lasciato che raddoppiasse di volume. A questo punto ho sgonfiato l'impasto, senza reimpastare, e l'ho messo a lievitare ancora. Una volta cresciuto, l'ho sgonfiato ancora una volta e l'ho messo di nuovo a lievitare (coprite sempre il recipiente, dove mettete l'impasto a crescere, con la pellicola altrimenti potrebbe seccarsi in superficie). 
Dividete ora l'impasto in circa 15/16 pagnottelle (circa 100 gr l'una) e mettetele a lievitare sotto una campana (o comunque coperte da pellicola) fino al raddoppio. 



Schiacciate ora ogni pagnottella con i polpastrelli,  formate dei piccoli dischi e farcite con una forchettata di scarola. Chiudete a mezza luna (premete bene sui bordi per sigillarli) in modo da formare le "pizzelle" , pennellatele con l'olio evo e bucherellate la superficie con la forchetta (mentre porterete il forno a temperatura riprenderanno un pò la lievitazione).



La cottura della scarola:
Mentre lievita l'impasto, mondate la scarola, lavatela per bene e scottatela per circa 5 minuti in acqua salata bollente (dovrà risultare non completamente cotta).
(Volendo la si può cuocere al vapore oppure cuocere direttamente in padella con tutti gli altri ingredienti.)
Scolate e strizzate bene la scarola e lasciatela intiepidire.
Scaldate 3 o 4 cucchiai di olio in una padella capiente e, a fuoco moderato fate imbiondire l'aglio in pezzi con un pò di peperoncino. Aggiungete, eventualmente, le acciughe  e fatele disfare un pò con l'aiuto di una forchetta. Aggiungete le scarole, i capperi, le olive, l'uvetta, i pinoli e poco sale. Fate insaporire il tutto a fuoco vivace per circa 10 minuti avendo cura di mescolare spesso.
Queste saporitissime "pizzelle" possono essere fritte oppure cotte al forno. Nel vano tentativo di mantenere la linea e di mangiare più leggero, quasi sempre le cuocio in forno a 200° per 20/30 min fino a doratura. Se però preferite fare una focaccia, al posto dei calzoni, oliate una tortiera con le pareti basse (tipo quelle per la pastiera) da 26 cm di diametro e stendetevi con le mani un pezzo di pizza dello spessore di un cm scarso, spargete in modo uniforme la verdura su di esso e chiudete con un pezzo di impasto più piccolo spianato pizzicando tutto intorno per sigillare  la focaccia. Pennellate con olio evo e bucherellate con i rebbi della forchetta la superficie. Cuocete in forno caldo a 200° per 35/40 min fino a doratura. 
Aforisma di proverbio napoletano: Mazza e panella fanno 'e figlie bell; panella senza mazza fanno 'e figlie pazze. (Bastone e pagnotta rendono i figli belli; pagnotta senza bastone rende i figli pazzi.).

domenica 4 ottobre 2009

Panini alla zucca



Prima di tutto due paroline sulle virtù della zucca.
Lo sapevate che zucca è ipocalorica? Ha un'alta percentuale di acqua ma una bassissima percentuale di zuccheri semplici. Essendo dolce è spesso gradita dai bambini, specie se abbinata a pasta o riso. Come tutti gli ortaggi ed i frutti di colore giallo-arancio, la zucca è particolarmente ricca di vitamine A e C, di minerali (ferro, potassio, calcio, fosforo e molte fibre). La zucca è indicata, inoltre, nella prevenzione dei tumori e per mantenere un corretto equilibrio idrico dell'organismo e delle mucose. La zucca aiuta a prevenire le rughe, distende la pelle, combatte i radicali liberi e, grazie alla presenza di fibre, aiuta nella regolazione delle funzioni intestinali.
Ciò detto, prepariamo questi bei panini per i nostri cari, soprattutto per i nostri bambini ai quali risulteranno sicuramente graditi.

Utilizzando la mia versatilissima, ed ormai nota, ricetta del danubio ho realizzato questi splendidi, saporiti, morbidi e profumati "panini della salute". Ecco la ricetta modificata all'uopo.

Ingredienti
300 gr di farina manitoba
200 gr di farina 00
60 gr di margarina (o burro ma viene un impasto meno morbido)
un bel cucchiaino di sale (circa 10 gr)
50 gr zucchero
1/2 cubetto di lievito
1/2 cucchiaino di miele (facoltativo)
da 200 a 300 ml di succo di zucca centrifugata (con i liquidi dovete regolarvi in modo tale da ottenere un bell'impasto morbido morbido come il lobo dell'orecchio)
Qualche cucchiaio (facoltativo) di zucca di scarto ottenuta dalla centrifuga (mi spiego meglio: quando centrifugate, da una parte esce il liquido e dall'altra rimane la parte solida, è questa che dovete conservare)

Centrifughiamo della zucca fino ad ottenere circa 300 ml di liquido e mettiamo da parte qualche cucchiaio dello "scarto" solido che la centrifuga separa dal liquido ottenuto.

 (Fornendo un basso apporto calorico, un centrifugato arancione è perciò leggero ed allo stesso tempo un concentrato di salute).
Sciogliamo il lievito con una parte del  succo tiepido e 1/2 cucchiaino di miele,  attendiamo qualche minuto e poi aggiungiamo farina fino ad ottenere un panetto morbido che faremo crescere fino al raddoppio.

 Nel frattempo prepariamo un secondo impasto con i restanti ingredienti ed aggiungendo la margarina in ultimo.
Incorporate i due impasti fino  ad ottenerne uno morbido morbido, coprite il recipiente con la pellicola e fate lievitare al calduccio e lontano dalle correnti fino al raddoppio. 









Quando sarà ben lievitato, sgonfiatelo senza reimpastarlo, ricomponete la forma e rimettetelo a lievitare. L'impasto questa volta raddoppierà il suo volume in minor tempo e sarà già più morbido. Sgonfiatelo ancora, senza reimpastare, ricomponete la forma e fatelo lievitare ancora fino al raddoppio.
Formate i panini come più vi aggrada (io ho fatto pezzature da 100 gr. ed ho ottenuto circa 9 panini), adagiateli sulla leccarda rivestita con apposita carta, pennellate con il latte e lasciate lievitare ancora.
Cuoceteli a 180° per circa 20 minuti mettendo un pentolino con l'acqua sul fondo del forno stesso.

Aforisma di proverbio napoletano: Dicette Pulcenella:" Pe' mmancanza 'e denare, quanta scampagnate ca m'aggio perzo"! (Disse Pulcinella: "Disse Pulcinella: "Per mancanza di soldi, quante gite mi sono perso!"
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